Nel 2002 in Italia è stato stimato che 3 persone su 10* aventi più di 65 anni cadono nell’arco di 12 mesi. E di queste il 43% cade più di una volta.
Il 60% delle cadute avvengono in casa.
Secondo uno studio strutturato in più gruppi di controllo per raccogliere dati sulle cadute, è emerso che le persone sopra i 65 anni cadono tanto in casa quanto fuori casa, in una percentuale leggermente a favore delle cadute in casa (53% contro 47%).
Non è strano tutto ciò? Non è preoccupante che nei luoghi in cui dovremmo essere più al sicuro proprio perché a noi noti si cada così spesso? La differenza tra le due categorie di luoghi dovrebbe essere rimarchevole.
Vediamo dunque altri dati per capire meglio. In casa i luoghi dove si cade con più frequenza sono: la cucina (25%), la camera da letto (22%), le scale interne ed esterne (20%), il bagno (13%).
Ecco quindi che diventa importante e fondamentale vivere in un ambiente domestico sicuro che aiuti a non intraprendere movimenti o comportamenti pericolosi.
Come prima cosa si devono illuminare bene le stanze evitando luci fioche e mal distribuite: tendono a creare ombre.
I pavimenti devono essere liberi e poco scivolosi. Meglio evitare tappeti e pavimenti che richiedono trattamenti con cera. Meglio adottare pavimenti che abbiano indici di scivolosità molto bassi, considerandone l’uso sia con calzature che con calze e a piedi nudi. E’ una cosa poco nota, perciò qualche consiglio in più a riguardo non guasta: è utile richiedere sempre, a chi fornisce un pavimento, che questi indici siano rispettati non solo secondo le norme industriali (tutte le piastrelle hanno indici riferiti a prove fatte con scarpe antinfortunistica ma non fatti con scarpe normali o a piedi nudi) ma anche secondo i parametri domestici.
È meglio evitare di camminare sul pavimento bagnato (non è un caso se nei luoghi pubblici è presente il cartello ‘wet floor’ quando lavano il pavimento).
Evitare di mettere sul pavimento coprifili per i fili elettrici o fili volanti che possano far inciampare.
È consigliabile evitare gradini nei cambi di livello o rimuoverli – ove già presenti – e installare delle piccole rampe.
Nei bagni predisporre appoggi fissi facili da raggiungere e usare piatti doccia e vasche che abbiano un’apprezzabile aderenza, evitando di usare tappeti a ventosa (possono scivolare sull’acqua). Se si è anziani utilizzare rialzi sul water per potersi alzare più facilmente.
Nelle scale non mettere tappeti e predisporre dei corrimani ben fissi e facili da raggiungere.
Anche l’arredamento è importante. Si devono utilizzare poltrone e divani con braccioli e con un’ altezza che permetta di sollevarsi facilmente. Rimuovere tutti gli ostacoli che limitano le vie di passaggio, ad esempio i giocattoli lasciati in giro (specialmente la notte!).
Per non cadere in casa l’abbigliamento e fondamentale: sono da preferire le pantofole alle ciabatte, e se si è anziani meglio indossare scarpe con velcro piuttosto che scarpe con lacci. Quando ci si veste o sveste è meglio essere seduti.
Nella vita quotidiana fare molta attenzione quando si usano scale e nel caso sia necessario farsi assistere.
Per una persona con poco equilibrio è importante prestare attenzione agli animali domestici, possono fare inciampare e cadere.
Un fattore molto importante riguarda come ci si alza da letto o da una sedia, per evitare cali di pressione e quanto ne consegue. Quando ci si alza dal letto è bene rotolare sul fianco e poi portare le gambe a terra mettendosi seduti. A questo punto si aspettano alcuni secondi e quando ci si sente sicuri ci si alza. Questi semplici suggerimenti valgono soprattutto per chi assume farmaci cardiaci e antiipertensivi.
Quando si esce di casa si dovrà fare attenzione alle condizioni climatiche evitando, se si hanno vertigini o ci si sente deboli, di uscire con vento forte. Va da sé che è meglio evitare di uscire con ghiaccio e neve; in ogni caso prestare molta attenzione anche quando piove oppure se ci sono foglie sul selciato.
Nel salire e scendere dall’autobus attendere che il mezzo sia fermo.
Per diminuire il rischio di caduta è infine consigliabile fare esercizio fisico. Gli esercizi devono essere volti al miglioramento dell’equilibrio, della coordinazione, della forza e dell’agilità.
Altrettanto importante mantenere in salute la vista e l’udito. Entrambi questi organi di senso aiutano a prevedere ed evitare gli eventuali ostacoli.
*(una media di 26-31%)
La risposta sembra scontata, ma per molti pazienti il dubbio sorge, perciò ecco la risposta: sono io.
Opero in due cliniche private convenzionate con il SSN, perciò per l’operazione è necessario farsi fare l’impegnativa dal proprio medico di base, ma non si deve sostenere l’intero costo dell’operazione, proprio come negli ospedali pubblici. In alternativa, se si è in possesso di un’assicurazione sanitaria, la parte economica può essere coperta dall’assicurazione secondo i termini del proprio contratto.
Può prendersi tutto il tempo necessario per decidere e quando ha qualcosa da comunicarmi può telefonare direttamente alla mia segretaria, che è già informata.
Premesso che dipende da paziente a paziente, e dal tipo di lavoro che si interrompe per potersi operare, la riabilitazione per una protesi d’anca effettuata per via anteriore è più veloce di quanto ci si aspetti.
La prima cosa da fare quando si decide di operarsi è chiamare o scrivere alla mia segretaria, che conseguentemente prenderà nota dei dati e inserirà il paziente in lista d’attesa, fornendo tutte le informazioni e la documentazione per procedere.
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